Zombie e scopettoni
In un tranquillo villaggio di periferia, sulle rive di un lago ormai inquinato, un gruppo di zombie si aggirava famelico, ma non per il motivo che ci si aspetterebbe. Questi zombie non cercavano cervelli umani, ma scopettoni. Sì, scopettoni, quegli strumenti per pulire i pavimenti che, per una ragione ignota, sembravano attirare irresistibilmente la loro attenzione.
L’origine del mistero
Tutto iniziò quando un camion pieno di scopettoni si ribaltò lungo una strada vicina al villaggio. Gli scopettoni finirono nel lago e, inspiegabilmente, iniziarono a emanare un bagliore verde fosforescente, frutto di un misterioso liquido chimico. Gli zombie, attratti dal bagliore e dall’odore pungente, si avvicinarono al lago e scoprirono che gli scopettoni, una volta estratti dall’acqua, rilasciavano una sorta di vibrazione che li faceva danzare. Per gli zombie, era come assistere a uno spettacolo ipnotico.
La pesca organizzata
Gli zombie, pur essendo creature lente e poco intelligenti, dimostrarono un’inaspettata abilità nel creare strumenti per pescare gli scopettoni. Utilizzarono rami spezzati, fili arrugginiti e vecchie lenze trovate nelle baracche abbandonate lungo il lago. In breve, avevano un vero e proprio arsenale di canne da pesca rudimentali.
Ogni notte, il gruppo si riuniva sulle sponde del lago. Con movimenti scoordinati ma efficaci, lanciavano le lenze nell’acqua. Quando uno scopettone veniva agganciato, gli zombie emettevano grugniti di gioia e si accalcavano per tirarlo fuori.
La leggenda dello “Scopettone Reale”
La pesca degli scopettoni non era solo un passatempo. Tra gli zombie si diffuse la voce che, tra tutti gli scopettoni del lago, ce ne fosse uno speciale: lo Scopettone Reale, il più grande e luminoso, capace di far ballare anche gli zombie più rigidi. Chiunque fosse riuscito a catturarlo sarebbe diventato il leader del gruppo.
Così iniziò una competizione feroce. Gli zombie passarono giorni e notti intere a pescare, accumulando montagne di scopettoni normali, ma lo Scopettone Reale sembrava inafferrabile.
Il colpo di scena
Una notte, sotto la luce della luna piena, un vecchio zombie solitario, noto per essere il più lento e goffo del gruppo, fece il colpo della vita. Utilizzando una lenza ricavata da un tubo di aspirapolvere e una vecchia molletta come amo, catturò qualcosa di enorme. Con l’aiuto degli altri zombie, tirò fuori dall’acqua lo Scopettone Reale, un mastodontico attrezzo che emetteva luci multicolori e suonava una melodia inquietante.
Gli zombie, estasiati, iniziarono a ballare attorno al loro nuovo leader, che brandiva lo scopettone come uno scettro regale. Da quel giorno, il lago si trasformò in una sorta di discoteca apocalittica, con zombie che ballavano instancabilmente al ritmo dello Scopettone Reale.
La fine surreale
Un giorno, un gruppo di umani curiosi si avventurò nel villaggio per investigare sul fenomeno degli zombie pescatori. Vedendo i non morti intenti a ballare con scopettoni tra le mani, decisero di unirsi alla festa. Inaspettatamente, zombie e umani trovarono un’insolita armonia, e il lago, un tempo desolato e inquinato, diventò un punto di ritrovo per creature viventi e non.
E così, tra danze e scopettoni, si concluse la bizzarra storia degli zombie pescatori, un racconto che dimostra che, anche nell’apocalisse, si può trovare un po’ di divertimento.